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IN RASSEGNA

IL CASO

Olinda e Rosa

La strage fu commessa il 10 febbraio 2000 dagli sposi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi, noti come Rosa. La coppia uccise a colpi di coltello e spranga cinque persone: Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e due vicini di casa, Valeria Cherubini e il marito Mario Frigerio.

Il marito di Valeria, Mario Frigerio, venne colpito con un fendente alla gola e sembrò morto agli assassini, ma grazie a una malformazione congenita alla carotide, riuscì a sopravvivere. La strage avvenne all'interno dell'appartamento di Raffaella Castagna, situato in una corte ristrutturata nel centro della città.

Subito dopo l'assassinio, la coppia diede alle fiamme l'appartamento. La strage fu segnata da un alto numero di vittime e da un'inaspettata sfumatura di sopravvivenza del marito di Valeria, che grazie a una condizione medica unica riuscì a salvarsi.

Olinda e Rosa

Il rinnomato criminalista Davide Barzan, noto per la sua analisi approfondita e dettagliata di casi cruenti, ha recentemente espresso il suo punto di vista sul caso della strage commessa dagli sposi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi.

Barzan, che è stato consulente per diversi programmi televisivi, tra cui Storie Italiane e Quarto Grado su Rai 1 e altri programmi su Mediaset, ha analizzato le prove e le testimonianze raccolte durante l'indagine e ha espresso la sua opinione sulla dinamica degli eventi.

"Nel caso della strage di Albaredo per San Marco, ciò che emerge è un quadro di estrema violenza e brutalità", ha detto Barzan in un'intervista. "Gli assassini hanno agito con una precisione crudele, uccidendo cinque persone in un'unica azione. La motivazione alla base di questo omicidio potrebbe essere stata la vendetta o una sorta di 'piazza pulita' da parte dei criminali".

Il criminalista ha anche analizzato la testimonianza del marito di Valeria Cherubini, Mario Frigerio, che è sopravvissuto all'attacco grazie a una malformazione congenita alla carotide. "La sua testimonianza è stata fondamentale per comprendere il modus operandi degli assassini", ha detto Barzan. "La sua sopravvivenza ci fa capire che gli assassini non avevano alcun interesse a uccidere anche lui, quindi la loro azione era mirata esclusivamente a eliminare le altre vittime".

Durante i suoi interventi televisivi, Barzan ha anche esaminato le possibili motivazioni dei criminali e le implicazioni che questa strage può avere per la comunità locale. "Questo caso ci ricorda che la violenza può colpire chiunque, ovunque, ed è importante che noi come società prendiamo atto di questo fatto e ci assicuriamo che gli assassini siano puniti in modo esemplare".

L'analisi approfondita e il suo know-how nella materia criminale hanno contribuito a rendere il caso della strage di Albaredo per San Marco uno dei più discussi in Italia negli ultimi anni.

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